Il certificato energetico (ufficialmente ACE, attestato di Certificazione Energetica) è un documento, valido 10 anni, che esplicita le informazioni relative al rendimento energetico di un edificio, ossia la quantità di energia che viene consumata, o che si prevede possa esser consumata, per la soddisfazione di tutti quei bisogni derivanti da un uso standard dell'edificio stesso (come il raffreddamento e il riscaldamento).
Esso è nato da un'esigenza ben specifica, infatti la Direttiva Europea 2002/91/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2002, ha vincolato gli stati membri dell'UE a dotarsi di strumenti tecnici di controllo e valutazione della prestazione energetica degli immobili.
Dunque, se è vero che la certificazione energetica è apparsa per la prima volta nel panorama legislativo italiano con la legge 10/1991, è altrettanto vero che non si è parlato di certificati energetici prima del 2002.
Con il certificato energetico viene esplicitata la classe energetica di appartenenza dell'immobile. Ad una lettera bassa corrisponde un alto livello assoluto di consumo energetico dell'edificio.
L'ACE deve esser redatto da una figura accreditata, il certificatore energetico . Via via che le regioni si sono dotate di decreti attuativi della Direttiva europea, sono nati i relativi Organismi di accreditamento, presso i quali sono iscritti tutti coloro che possiedono l'attestato di certificatore.
E' necessario dotarsi obbligatoriamente del certificato energetico in caso di costruzione, compravendita e locazione degli immobili e per ottenere gli sgravi fiscali (detrazione fiscale del 55% sui redditi Irpef) nel caso di interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Prima di richiedere l'ACE è consigliabile confrontare i preventivi così da risparmiare sul costo del certificato energetico.
L'obiettivo ultimo del certificato energetico degli edifici consiste essenzialmente nella valorizzazione, all'interno del mercato immobiliare, degli edifici contraddistinti da un basso consumo energetico.
La trasparenza delle informazioni relative ai sistemi di isolamento o coibentazione di un'abitazione, all'efficienza dei suoi impianti e del sistema di distribuzione, consente di determinare i fabbisogni energetici tipici di un edificio e la sua quantità di emissioni di CO2. Di conseguenza un potenziale acquirente privilegerà un'abitazione appartenente alla classe di consumo A, che gli permetterà di risparmiare sulle spese, piuttosto che una appartenente alla classe D o E. Dall'altra parte il proprietario di una casa a basso consumo energetico vedrà aumentare il valore della stessa sul mercato.